15/10/16 – ANCORA UN RECUPERO

15/10/16 – ANCORA UN RECUPERO

Oggi l’ NCD parte per l’ennesimo recupero di una rete da pesca illegale, ormai siamo giunti all’ ottavo recupero.

Ci si trova poco prima delle 13 al covo e, per un piccolo imprevisto, Red1 si presenta con un ritardo notevole: ben 4 minuti . Con il nuovo corso (l’anno di dittatura di Tato) questo ritardo è inconcepibile e quindi Tato, Ando, Ferru e Fabri partono con l’NCD’s mobile per la volta di TAVERNOLA, lasciando che W67 aspetti Red1 per raggiungere il gruppo con la propria auto. Arrivati sul posto (Baia Surfisti) si comincia ad assemblare l’attrezzatura.

Nel frattempo siamo raggiunti dalla Guardia Costiera Ausiliaria, e poco dopo pure dalla Polizia Provinciale, i quali ci faranno supporto di superficie con le loro imbarcazioni. Nel frattempo ci accordiamo sulla strategia da seguire x la buona riuscita dell’operazione.

Wally decide di fare 3 squadre, Tato e Ando con i loro reb partiranno con 10 minuti di vantaggio, per avere il tempo di fare delle riprese video; successivamente verranno raggiunti dalla squadra 2 composta da W67 e Red1 ed infine dalla squadra 3 che conta Ferru e Fabri. La squadra 2 si occuperà di fare in modo che la rete non abbia impigli che potrebbero ostacolare la salita dal fondo (-50 circa). La squadra 3 si occuperà di fissare il pallone di sollevamento alla rete per poi gonfiarlo con una stage ad aria.

Alle 14:50 si salta in acqua. Tato e Ando partono con i loro scooter ed il materiale per documentare la rete. Come accordato dopo 10 minuti partono anche le squadre 2 e 3. Dopo circa 7 minuti di scooterata a una profondità di circa -25 metri , arriviamo sulla rete e, dopo pochi istanti, vediamo salire dal fondo i nostri cameraman: tutto come accordato in precedenza.

Ricongiunte le squadre, Tato segnala a Ferru e a Fabri che c’è stato un problema e che la squadra uno chiuderà la propria immersione senza seguire la 2 e la 3 durante il recupero. A quel punto le squadre 2 e 3, dopo dei cenni di intesa, procedono con l’operazione di recupero come concordato in precedenza, rinunciando, gioco forza, a farsi fotografare e filmare.

Dopo pochi minuti di lavoro si è raggiunto l’obbiettivo, la rete sale decisa verso la superficie trascinata dal pallone di sollevamento e non recherà più alcun danno. Nel frattempo, in superficie sulle loro imbarcazioni, la P.P. con la collaborazione della G.C.A. si occupa di recuperare la rete che poi sarà smaltita regolarmente.

Alla fine si torna alla Baia Surfisti dove troviamo i 2 cameraman, uno dei quali (apprendiamo in quel momento) ha avuto il suo quarto d’ora di gioia allagandosi copiosamente. Si smontano tutte le attrezzature e procediamo x la volta della Marinetta dove ci occupiamo in maniera maniacale della nostra idratazione.

Mentre ordiniamo da bere veniamo piacevolmente raggiunti dalla G.C.A.. È il momento del debriefing e tutti ascoltiamo tra il preoccupato e l’ilare la descrizione delle disavventure di Ando… in pratica ha letteralmente visto esplodere la valvola di carico della stagna, che ha perso di netto il pulsante di azionamento, lasciando aperta una via d’acqua notevole che ha prodotto il completo allagamento della stagna con acqua alla tiepida temperatura di 6°C.

 

Tutto si è risolto bene solo per la breve durata dell’immersione, e non osiamo immaginare cosa sarebbe potuto succedere se avessimo avuto obblighi decompressivi anche solo dell’ordine dei 20 minuti. Brutta storia che però viene cancellata dalla soddisfazione per il successo del recupero e per aver liberato il nostro lago da un’inutile ed insidiosa trappola.

 

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Per il filmato dello scarico della stagna: clicca qui

W67