Abbiamo portato a termine con successo il recupero di una nassa tipo bertovello, abbandonato nei fondali del lago di Garda, in zona Salò. L’attrezzo da pesca, lungo circa 20 metri e dalla forma conica, giaceva a 9 metri di profondità e continuava a pescare in modo indiscriminato, nonostante fosse chiaramente dismesso da tempo. Il ritrovamento è avvenuto il giorno precedente durante un giro di sorveglianza dei fondali, parte delle attività periodiche di monitoraggio ambientale del team Ghost Diving. Una volta individuato il bertovello, si è deciso di intervenire con un’operazione dedicata al recupero, svolta il giorno seguente da un team composto da 4 subacquei. L’intervento, tutt’altro che semplice per dimensioni e posizione del manufatto, ha richiesto oltre due ore di immersione. Il trasporto verso riva è stato effettuato tramite DPV (scooter subacquei), mentre il sollevamento è avvenuto grazie all’uso di palloni di sollevamento, fondamentali per sollevare in sicurezza oggetti voluminosi dal fondale senza provocare danni all’ambiente circostante. Il bertovello, costruito per la cattura passiva di fauna ittica, stava continuando a svolgere la sua funzione, intrappolando pesci e altri organismi, diventando a tutti gli effetti un attrezzo fantasma attivo: una minaccia silenziosa e indiscriminata per l’ecosistema lacustre. Questa operazione rappresenta un nuovo contributo concreto alla tutela del lago di Garda e alla lotta contro l’inquinamento da attrezzi da pesca abbandonati, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto delle attività umane nei nostri ecosistemi sommersi.