22/08/20 – PROJECT BASELINE

22/08/20 – PROJECT BASELINE

Oggi abbiamo pensato di dedicare la giornata ai rilievi P.B. delle nostre stazioni. Finalmente stiamo riuscendo ad orientare il progetto verso qualcosa di più scientifico.

 

Oggi infatti, dopo l’acquisto del datalogger per l’O2 disciolto, abbiamo a disposizione anche un phmetro e un misuratore di conducibilità. In settimana ho provveduto a realizzare una vaschetta per la lettura dei campioni che preleveremo tramite delle siringhe che andranno perfezionate in seguito.

Tra l’altro oggi, a causa della massiccia presenza di bagnanti dal solito ingresso a SUD, è prevista una bella scooterata dal parcheggio bus della Gallinarga sino alla piattaforma dei surfisti, percorrendo il solito rilievo al contrario. Ci troviamo tutti al parcheggio, dopo aver caricato anche Fenix che ha lasciato la macchina in zona a SUD in modo da consentirci il rientro per prendere il Nautilus.

Ci facciamo fare una foto con sfondo il nostro nuovo striscione e prepariamo l’attrezzatura grondanti di sudore a causa del gran caldo.

Un rapido briefing nel corso del quale ci dividiamo i compiti. Leo eseguirà i prelievi a tutte le stazioni. Oggi il “frog kick-back man” lo vuol fare Daniele che si sente evidentemente ispirato. Fenix registrerà tutti i dati sul suo wet-note e Wally illuminerà il marker. Io semplicemente posizionerò il datalogger e riprenderò qualche immagine della nuova metodologia di rilievo e prelievo. Dopo aver portato tutta l’attrezzatura a bordo lago sotto lo sguardo scettico degli astanti, saltiamo finalmente in acqua ottenendo un pò di refrigerio.

Un’imprecazione di Daniele al contatto con l’acqua mi fa presagire erroneamente che abbia lasciato aperto la cerniera. Al contrario ha “semplicemente” dimenticato le pinne. Esce e risale al furgone solo per scoprire che le pinne sono ancora appese ad un chiodo in casa 🙂

Si rituffa e allora, con grande magnanimità gli offro una delle mie pinne… tanto era già capitato di fare fin-sharing. Ma ho fatto male i conti con la testa dura di Daniele, che è una persona “strana” che rifiuta con insistenza la mia proposta per quanto reiterata.

Decide di voler provare ad andare senza pinne e di chiedermi una delle mie solo se in difficoltà. Inutile ogni mia imprecazione nella sua direzione e quindi, dopo i consueti controlli, aver stabilito le squadre ed affidato la misura della visibilità a Wally, finalmente si parte. Stimo circa 20/25 minuti di scooter per raggiungere la stazione 6, dimenticando che è un pò più distante dell’ingresso della galleria a Nord, a cui abbiamo fatto riferimento per la stima del tempo di percorrenza. Partiamo e, dopo solo qualche secondo di imbarazzo Daniele si stabilizza e corre anche più del solito. Sorrido tra me e me pensando che la prossima volta gliele butto via io le pinne.

Dopo 29 minuti esatti di immersione raggiungiamo la #6. Tutti si impegnano nello svolgimento dei compiti assegnati.

Posiziono il datalogger e filmo per qualche secondo Leo che, poveretto, deve districare dal retino le siringhe ed estrarre quella numerata in accordo alla stazione (Leo, sono lieto di anticiparti che ho già stampato un fermo del pistone della siringa che non richiede tutti quei bastardissimi cordini!).

Un ok e, dopo aver ripreso il datalogger, prendo la guida del gruppo e con un OK do inizio al secondo tratto previsto. La parete dalla #6 alla #5 è qualcosa di stupendo! La natura qui ha disegnato verticalità estreme che, con superbia spesso acquisiscono valori negativi, facendoci oscurare da tetti di roccia dalle forme più diverse. Quando percorro questo tratto mi torna in mente il noto film di Superman ed il suo rifugio nei ghiacci: qui le pareti sembrano scolpite da un titano che ha voluto conferire a così tanta mole una splendida leggerezza. Arriviamo alla #5 e la squadra si affaccenda immediatamente nei vari compiti. Sono così rapidi ed efficienti che siamo costretti ad attendere il tempo di acclimamento del datalogger.

Un paio di minuti e si riparte. Guardo Daniele che ormai è a suo perfetto agio e sembra meglio di quando le pinne le ha! 🙂

Stimo un tempo precauzionale prima di scendere alla #4, che è la nostra stazione più fonda. Appena questo scade inizio a scendere ma la #4 non sembra volere palesarsi. Inizio a temere di averla saltata e mentre sto pensando: “non è semplice ripercorrerle al contrario!”, eccola lì, che ci attende sulla parete bianca e verticale.

Solito balletto di tutta la squadra e via verso la #3 che arriva velocemente come la #2. Qui eseguiamo i rilievi e, come temevo, la consultazione del manometro mi conferma che la ricerca necessariamente più profonda della #4 ci ha rubato un pò troppo gas. Mentre clippo il manometro colgo il richiamo di Fenix che ha raggiunto il minimum gas per cui mi propongo di far coppia con lui e raggiungere l’uscita prima del resto del gruppo. Una rapida intesa, si riformano le coppie e io e Fenix salutiamo, iniziando la risalita. Proprio quando concludiamo la deco, arriviamo sulla nostra startline che per oggi ha svolto la funzione opposta al solito e vediamo più sotto i fari dei nostri compagni che rilevano la #1. Terminata la deco scendo velocemente alla #1 per posizionare il datalogger per i canonici 5 minuti e completo così i compiti del giorno. Usciamo un pò stanchi dopo quasi due ore di immersione ma contenti di aver rilevato tutti i dati per tutte le stazioni.

Fenix e Leo vanno a recuperare il Nautilus e, dopo un’ulteriore sosta al parcheggio dei bus per caricare le attrezzature di Leo e Daniele, Fenix ci saluta per un impegno mentre noi andiamo a Tavernola per reidratarci un pò. Con mia sorpresa ci troviamo Susy con Ughina che si unisce alla brigata. Mentre sorseggiamo un pò di birra fresca svuotiamo le siringhe con i prelievi di Leo nelle provette e, con un buon grado di perplessità del personale del bar, occupiamo uno dei due tavolini.

In rapida sequenza compiliamo il foglio con i dati a cui manca solo il valore dell’ossigeno disciolto che richiede uno scaricamento ed elaborazione dei dati che farò con calma a casa. La birra finisce ed i vassoi si svuotano. Quando ci salutiamo è grande la mia personale soddisfazione per il gruppo e per quello che con le sole nostre forze siamo riusciti a fare. Grazie ragazzi e… ricordiamoci le pinne la prossima volta! 

In rapida sequenza compiliamo il foglio con i dati a cui manca solo il valore dell’ossigeno disciolto che richiede uno scaricamento ed elaborazione dei dati che farò con calma a casa. La birra finisce ed i vassoi si svuotano. Quando ci salutiamo è grande la mia personale soddisfazione per il gruppo e per quello che con le sole nostre forze siamo riusciti a fare. Grazie ragazzi e 

…ricordiamoci le pinne la prossima volta! 

TATO