MONTECOLINO (BS) – 06/09/2015

MONTECOLINO (BS) – 06/09/2015

Esplorazione acque antistanti Montecolino

Dopo mesi trascorsi al molo per la realizzazione della piattaforma (presto pubblicheremo resoconto delle nostre fatiche) finalmente riprendiamo l’attività di esplorazione del nostro lago.

L’obbiettivo è immergersi in luoghi non soliti e noti alle immersioni standard e, tutte le volte che potremo, di ispezionare lunghi tratti di costa il più sistematicamente possibile. La prima delle nostre destinazioni è il promontorio di Montecolino. Questo minuscolo promontorio, che si sporge discreto sul lago tra Iseo e Pilzone, ha ospitato un pezzo di storia a cavallo tra il primo ed il secondo conflitto mondiale. Durante la prima guerra mondiale fu ceduta in locazione all’Amministrazione Militare Italiana con funzione d’idroscalo per insediare una squadriglia d’idrovolanti. Chiusa alla fine del 1918 venne riaperta nel 1930 come base di prova dell’idrovolante Caproni 97; la Caproni vi tenne uno stabilimento per la fabbricazione di idrovolanti fino al 1943 e usò il bacino antistante per le prove d’immersione dei ”mini-sommergibili”, e per l’addestramento degli equipaggi. I piccoli natanti, riconvertiti in mezzi d’assalto, facevano parte di un progetto per attaccare New York e il porto di Freetown in Sierra Leone, sede di un acquartieramento della flotta inglese, progetto sfumato con l’armistizio del 1943. I sommergibili rimasero a Montecolino fino alla fine della guerra e nella fabbrica trovò posto l’Officina Meccanica di Precisione della Decima MAS.

Nella foto qui sopra, i capannoni che ospitavano le officine, parzialmente visibili anche oggi. Era stato realizzato anche un accesso ferroviario diretto alla zona per evitare il trasporto di materiale ritenuto “segreto” che precedentemente veniva trasportato con chiatte attraverso il lago. 

Nella foto qui sopra, un idrovolante Caproni CA 316 nelle acque di fronte al promontorio.

Nella foto qui sotto uno dei due mini-sommergibili CA durante i test nell’Iseo.

Si racconta anche che il promontorio e la villa sull’isola di San Paolo furono la sede di diversi incontri segreti. Nel novembre del 1944 (forse il 16), ne è testimone Sergio Nesi, un ufficiale di Junio Valerio Borghese. L’incontro avviene sul Lago d’Iseo a Montecolino, presso la base della Decima Flottiglia Mas. Interprete dell’incontro è la moglie del comandante Daria Olsuffief. Sono presenti alti ufficiali inglesi in rappresentanza di Churchill ed il suo Stato Maggiore, nonchè Ufficiali americani per conto di Roosewelt.

Per i tedeschi interviene l’ambasciatore Rahn ed il comandante in capo delle SS in Italia generale Wolff. Mussolini non è presente, ma in sua vece interviene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Francesco Maria Barracu, cui si aggiungono il generale Giuseppe Violante per la GNR, il capitano di Vascello Fausto Sestini per la Marina Repubblicana, e Junio Valerio Borghese per la X.a Mas.

Arriviamo in zona prima delle 8.00 e per raggiungere il punto dove Red1 ha individuato il giorno precedente l’unico accesso al lago, costeggiamo i vecchi capannoni della Caproni che ancora si affacciano sulla provinciale. Arriviamo al parco pubblico che si specchia sul lago ed iniziamo a scaricare il furgone. Siamo a circa 400 m dal promontorio verso Pilzone ed è una distanza che con gli scooters percorreremo in breve tempo. Prepariamo le attrezzature sotto lo sguardo incuriosito di un astante. Entriamo in acqua e, dopo i consueti reciproci controlli, prendiamo il punto bussola dell’estremo del promontorio e ci immergiamo. Siamo in uno specchio d’acqua che consente l’accesso ad un cantiere nautico e rimessaggio di natanti che ci impedirà una tranquilla risalita per cui pianifichiamo di raggiungere il promontorio senza riemergere. Un ok collettivo precede il nostro scomparire dalla superficie. Tato e Ferru sono con i reb e formiamo quindi due squadre. Iniziamo la traversata del piccolo golfo su una batimetrica di 15 metri. In una decina di minuti siamo a destinazione. Riemergiamo e, certi del punto di partenza, decidiamo di perlustrare a profondità crescente il golfo. Un muro d’alghe ci impedisce di considerare la fascia da 0 a 8 metri e quindi facciamo un primo tratto, 8 minuti di scooter, verso nord-est. La visibilità è accettabile e ci consente un’andatura costante. Ogni macchia più scura del fango circostante è oggetto di attenta verifica, ma troviamo solo vecchie reti, qualche bottiglia ed alcuni tubi. Terminato la prima passata a 10 metri, invertiamo la rotta e scendiamo a 15 metri dove ripercorriamo in senso inverso e parallelo il tratto appena perlustrato. Un tuffo al cuore quando individuiamo una prominenza chiara dal fango. Ai nostri occhi speranzosi sembra l’impennaggio di un aereo ma un breve trafficare ed una rovinosa (per la visibilità) lotta con il fango rivela una forma in vetroresina troppo recente per interessarci ulteriormente. Procediamo oltre e stimato di aver raggiunto la corrispondenza con la punta del promontorio nuovamente invertiamo la rotta scendendo a 20 metri. Anche in questa navigazione non troviamo altro che stralci di vecchie reti e poco d’interessante. Trascorsi circa 60 minuti d’immersione, a causa di impegni che ci impongono un rientro forzato al covo per le 12:30, decidiamo di tornare al punto di partenza. Riemergiamo proprio di fronte al parco ed usciamo dall’acqua come un nucleo di incursori tra gli sguardi attoniti dei clienti del rimessaggio che ci guardano stupiti dal pontile del cantiere. Probabilmente non è un punto in cui sono soliti vedere dei subacquei! Sorridente

Nel debriefing e durante la sosta “birretta” emerge un pò di delusione per non aver trovato nulla d’interessante ma ci ripromettiamo un altro giro più fondo. D’altra parte non tutte le ciambelle escono con il buco e ci capiterà anche in futuro di percorrere altri chilometri di fango! In compenso le quattro chiacchere di fronte a birra e un bicchiere di rosso ci risollevano il morale e dopo pochi minuti stiamo già pianificando altre esplorazioni. Prosit !!!!

Parte del testo e delle illustrazioni sono state riprodotte dai seguenti siti: http://www.larchivio.org/xoom/bonzanigo.htm e http://www.stenos.it/html/montecolino.html

GAS: EAN 32
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