Iniziamo la risalita sulla verticale secondo il solito schema di minimum deco e, abbandonata l’idea di rientrare sui 15 metri, risaliamo sino ai 6 metri ed iniziamo il rientro.
Anche il rientro (almeno per me e Steve) è piacevole… la luce del mattino così vicino alla superfice rende i colori vivaci e la parete colorata.
Complice la serata precedente mi ‘stendo’ letteralmente sull’acqua lasciandomi trainare dallo scooter e… quasi m’addormento!!! 🙂
Un banco di piccoli pesci di cui non conosco il nome e la specie ci attraversa davanti al naso degli scooter come dei glass-fish nei relitti del Mar Rosso. Per un attimo l’immagine mi rapisce.
Poco dopo giungiamo al punto d’ingresso dopo circa 30′ e risaliamo sino alla superficie.
Appena fuori il rosario che recita Foxed non lascia spazio ad alcun dubbio: è fradicio! 🙁
Ci passiamo gli scooter con ancora i bibo addosso e raggiungiamo la piazzola dove abbiamo lasciato il furgone. Foxed, levatosi il guanto (in pratica lo taglia in minuti pezzetti con il coltello… e non è una battuta), scosta il polsino ed una cascatella d’acqua abbandona la sua muta.
Quando si la leva il sottomuta e lo strizza mi chiedo come abbia fatto a resistere piu’ di un’ora in quello stato… :-/