RECUPERO RETI A GARGNANO 24-05-2014

RECUPERO RETI A GARGNANO 24-05-2014

Togliete quelle reti !!!!

 

L’immersione di oggi nasce da una richiesta di Armando (pubblicata su facebook nel gruppo Dir Bergamo), per affiancarlo e supportarlo nel recupero di alcune reti che disturbano e possono rovinare le immersioni sulla parete appena dopo la draga di Gargnano del Garda.

Subito il nostro mentore (nonché instancabile ed imparagonabile Papi, parole di W67 Linguaccia), coglie l’occasione al balzo per effettuare qualcosa di diverso ed utile all’ambiente lacustre….

… Il ritrovo al Covo è fissato per le ore 11.30 e tutti, o quasi, i membri del gruppo rispondono all’appello (Zio Ferru unico assente giustificato, con permessino firmato dalla moglie, per lavoro).

Fabri e Steve si trovano al covo 20 minuti prima dell’appuntamento, subito raggiunti da Red 1 (con il suo pranzo costituito da cono gelato), che li trova intenti nella circoncisione dei polsini della muta stagna di Fabri (oppure nel tentativo di realizzare una semi stagna in vista della bella stagione ??).

La furgonetta è già pronta e carica (Grazie Papi !!), ultimi controlli mentre ci raggiungono Tato e Foxed (con teglia di Pizza al seguito). Trasbordati i vari gavoni e borse sui due mezzi, Tato e Fabri partono in perfetto orario con la NCD Mobile, mentre Foxed, Steve e Red1 aspettano W67 in ritardo di ben 4 minuti, (che gli saranno trattenuti dalla prossima busta paga, oltre alle frustate sulla pubblica piazza). Finalmente si parte verso la destinazione sul Lago di Garda, in una splendida giornata di sole. Durante il viaggio ci si racconta l’esperienza dell’ultima immersione (ndr giovedì 22/05/2014) attingendo dalla teglia delle pizze portate da Foxed; …. ad un certo punto siamo interrotti da una telefonata del Papi che reclama la sua parte di pizza. Da bravi figlioli (dopo aver superato a destra ed a manca una trentina di macchine) raggiungiamo l’NCD mobile e tentiamo il trasbordo di pizza, ma il vento provocato dai 130 km/orari di percorrenza delle due autovetture, consiglia la fermata ad una piazzola. Tra le solite traversie del viaggio arriviamo in prossimità del luogo d’immersione e ci aggreghiamo ad Armando e Giuseppe che, dopo un panino rifocillatore, ci conducono al meraviglioso borgo del pescatore Berto….

… Appena giunti scarichiamo i mezzi e con vari saliscendi dalla riva alle automobili, approntiamo le attrezzature e ci prepariamo all’immersione….

Durante la preparazione sentiamo degli improperi derivanti da qualcuno estraneo all’N.C.D. ma con un vocabolario molto simile al nostro “por.. put…. az.. @.. # …. Ho dimenticato le pinne, non è possibile…”…dopo varie soluzioni proposte (intagliarne due nuove dall’ulivo presente, ricavarne un paio dal sacco in dotazione, e altro..) si decide di procedere con un paio in due, in perfetto stile Dir leggermente modificato…

Finalmente entriamo in acqua in uno scenario stupendo e con la gradita sorpresa di una temperatura dell’acqua molto confortevole, circa 16 gradi. Dopo il Briefing ed il Gue-Edge mettiamo la testa sott’acqua accompagnati purtroppo dalla visibilità che non sembra delle migliori. Qualche minuto per permettere alle due creature amorfe di abituarsi alla nuova dotazione pinne, e dopo l’ok di rito partiamo con gli scooter a manetta ed in formazione (Armando con Giuseppe, Tato con Fabri, Steve con Red1, Foxed con W67)..

..Procediamo per circa 17 min. ad una profondità di 10 mt., con alcune tappe di compattamento, in perfetta formazione, e con solo alcune piccole sovrapposizioni tra i vari team.

Arrivati in prossimità della parete, cabriamo in picchiata verso i 20 mt. e troviamo una delle reti incriminate adagiata sulla parete. Armando e Tato si mettono in posizione di spettatori e cine operatori (come da briefing e status di anzianità di lavoro subacqueo) mentre il resto del gruppo subito interviene con coltelli, forbici, (tric e trac e bombe a mano) e nel giro di circa 30 min. la rete è ridotta in piccoli pezzi e cestinata nel sacco approntato e trasportato da Fabri. Durante il casino Steve segnala a Red1 di avere dei problemi con il computer, ma quest’ultimo lo rassicura facendogli capire che lo informerà degli eventuali minuti di deco. Rassicurato Steve, Red1 si precipita da W67 in lotta con una gomena al cui fondo c’è legato un masso. Liberata la gomena con abili colpi di macete, viene raccolta, arrotolata ed anch’essa inserita nel sacco…

..Alla richiesta dei min. di deco e del residuo di pressione nelle bombole, ci si confronta e poiché si è quasi raggiunto quanto predefinito nel briefing, si decide di rientrare…

…La parete con “qualche” nuvola di polvere, ma liberata da un’altra rete ci saluta e ringrazia. Riavviati gli scooter, rientriamo scorrendo velocemente la parete, e risaliamo gradualmente verso i 10 mt. dove troviamo il fondale alternato da ghiaia ed alghe.

Durante il rientro altra gradita sorpresa … “ ol ciciù de …..” lo scooter di Fabri, il più anziano del gruppo (lo scooter non Fabri), decide di fermarsi a causa della batteria esausta. Fabri viene spogliato del sacco con la rete (consegnato a Foxed), dello scooter (consegnato a Tato), e si aggancia al d-ring posteriore di Red1. Si effettuano altri 10 min. al traino, ma quando Red1 si ferma per raggrupparsi con gli altri, Fabri pensa bene di sganciarsi, ed alla ripartenza, Red1, si stupisce della nuova aerodinamicità della coppia, ma “ben presto” si accorge di essere solo, per cui ritorna verso Fabri.

L’abbandonato (ed offeso) si aggancia per ripicca a Tato; fantastico è vedere il nuovo convoglio, peccato non avere la telecamera per immortalare il momento, ma vedrò di descriverlo:

Scooter XK1 in trazione, Tato con una pinna e con l’altro piede atrofico sulla spalla di Fabri, scooter di Fabri sotto al Tato, Fabri in cerca di posizione idrodinamica aggangiato al D-ring del capofila (in pratica la stessa idrodinamicità di un camper ribaltato con il porta bici sul tetto con tanto di bici).

Bel trenino, ma aerodinamicamente pessimo, per cui Red1 (mosso a compassione ed in vena d’iper-attività), decide di togliere almeno “ ol ciciù de …..” dal Tato, il tutto con abile mossa truffaldina.

Finalmente torniamo al punto di partenza dell’avventura, segnalato dai resti dei pesci pescati, ed il gruppo si prepara all’emersione, non prima di un ultimo momento di panico con il Tato convinto di aver perso lo scooter al traino,… ma viene subito tranquillizzato dal ladro truffaldino, che gli mostra il frutto del reato.

Tutto bene quello che finisce bene, per cui recuperiamo la riva, portiamo tutta l’attrezzatura verso gli automezzi e cominciamo a smontare con vari commenti sull’immersione appena conclusa.

Tra i vari aneddoti, W67 parla di un’ancora che bloccava una parte della sagola della rete che ha purtroppo dovuto tagliare ed abbandonare sul fondo; Red1 (sempre sotto l’effetto di qualche strano eccitante) alla notizia stava per rientrare in acqua, poiché stranamente oggi è uscito a mani vuote dall’avventura (se si trascura lo scooter scippato a Tato)

Si svuota la sacca dalla rete recuperata e, d’accordo con il pescatore, la carichiamo sul suo furgone di rifiuti.

Caricati gli automezzi, salutiamo e ringraziamo Giuseppe che deve rientrare, e ci dirigiamo verso la birreria.

Una volta si festeggiava la giornata con “birra a fiumi”, ma oggi decidiamo di farlo con un “solo camion di birra”…, non senza qualche patatina e panino !!!!

Grazie per la Bella Giornata a tutto il Gruppo ed alle “Guests Stars”

Armando Ando – Giuseppe Clandestini.

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GAS: ARIA – EAN50
RT: 82′
Max. Prof. 26,4 m.
Min. Temp. 13,1°C

RED1 Fico