TAVERNOLA – MOLO – 08/07/2012

TAVERNOLA – MOLO – 08/07/2012

Tavernola “par hazard” (Tavernola per caso)

Per un disguido (o-ring della frusta principale del compressore estruso e totale perdita del gas) il top dei bibo che Tato aveva affidato alla notte, dopo il suo ritorno da Rapallo alle 24:00, è fallito miseramente. Per cui una nuova preparazione dei bibo è stata fatta la mattina alle 7:00, cosa che ha costretto Tato e Steve alla partenza per le 8:30 invece che per l’ora pianificata. Red, avvisato per tempo, li raggiunge quasi in sincronia al parcheggio del molo.

Avevamo progettato un tuffo alla ‘nuova’ galleria di Riva di solto ma il poco tempo disponibile ci ha costretto ad propendere per qualcosa di più rapido.

Assembliamo l’attrezzatura e portiamo gli scooters sul molo. Poco dopo siamo in acqua. Gue-Edge e giù sino alla Fiesta dove sistemiamo la boa. La visibilità non è buona ma contiamo sul fatto che più sotto sia un po’ meglio.

Arrivati rapidamente ai 25 metri una coltellata di freddo spazza la sospensione e la visibilita’ migliora notevolmente. Arriviamo al motore senza nemmeno accorgercene. Un rapido controllo che sia tutto in ordine e seguiamo la sagola sino al motoscafo e poi alla “Camuna”. Un po’ ci dispiace per W67 che e’ da un anno che vorrebbe tornarci ma… non e’ colpa nostra se ci ha dato buca all’ultimo momento 🙂

Sorvoliamo il relitto ligneo le cui ordinate si susseguono in ipnotica frequenza e, dopo aver dato un ultimo sguardo, “tagliamo” verso sud in una fangata mostruosa. La grigio-verde monotonia viene interrotta da una parete verticale che ci appare inattesa. Tocco la parete, memore di un’altra esperienza, e infatti trovo la superfice che sembra roccia cedere sino ad ‘assorbire’ completamente la mia mano.

Sorvoliamo il relitto ligneo le cui ordinate si susseguono in ipnotica frequenza e, dopo aver dato un ultimo sguardo, “tagliamo” verso sud in una fangata mostruosa. La grigio-verde monotonia viene interrotta da una parete verticale che ci appare inattesa. Tocco la parete, memore di un’altra esperienza, e infatti trovo la superficie che sembra roccia cedere sino ad ‘assorbire’ completamente la mia mano.

In pratica è una parete di creta, di consistenza compatta ma cedevole, una specie di ‘pongo’- Sarebbe interessante capire come si è formata e se è di orgine completamente naturale. Si estende per diverse decine di metri ed è alta circa 3 metri, disposta dalla riva verso il fondo. Mi diverto nel leggere lo stupore di Steve e Red1 mentre anche loro affondano la mano nella “roccia” 🙂

Iniziamo la risalita e smaltiamo la poca decompressione che riteniamo di dover fare. Una volta raggiunti i 9 metri, ci dirigiamo di nuovo verso il porto con l’intenzione di raggiungere la madonna che invece saltiamo a causa delle scarsissima visibilità. Nel minestrone verde vedo profilarsi le due boe e poi la Fiesta, segno inequivocabile del salto della statua… prua a 180° e via verso la madonna di Modigliani (:-))

La raggiungiamo e, tanto per finire in bellezza, andiamo di nuovo verso la Fiesta e, oltrepassatala, raggiungiamo il Presepe in modo che anche Steve, ragazzo immagine dell’ultima nostra presenza a Tavernola per Fondali Puliti, possa dargli un’occhiata. Una bella spazzolata a tutte le statuette con la scopa lasciata opportunamente per la pulizia e via verso l’uscita.

Tutto sommato, anche se un ripiego, la nostra destinazione è risultata gradevole. Una bella immersione, un pò contingentata nei tempi causa “Tato-uxoria” (come dare torto alla Simo dopo due giorni di tuffi al mare, mi vede sparire anche la domenica mattina al lago?!?) ma per nostra fortuna ci consente anche di evitare la multa per eccesso di sosta che dei solerti vigili stavano appioppando a tutte le auto del parcheggio e che abbiamo evitato solo grazie alla rapida riemersione. 

GAS: 21/35
RT: 54′
Max. Prof. 47,4 m.
Min. Temp. 7°C

TATO