15/12/13 – A VOLTE RITORNANO!

15/12/13 – A VOLTE RITORNANO!

Steve: la grande rentrèe!

Incredibilmente alcune volte ritornano! Venerdi’ squilla il telefono ed una voce, praticamente sconosciuta, mi saluta e mi dice “Se è possibile domenica ci sarei anch’io…” Passa qualche secondo prima che riconosca la voce di Steve e, quasi inebetito, mi affretto ad acconsentire velocemente prima che cambi idea! Sorridente

Domenica, mi sa,  nevichera’.. Ci troviamo al covo alle 7:00 dove, tra i vari fantasmi, si materializza anche Osva (che sara’ nostro gradito ospite) ed un’inattesa Lory, costretta ad accompagnare quel vichingo di Wally.

Carichiamo tutto e finalmente partiamo con direzione lago di Garda.

E’ ancora buio e, quando usciamo dall’autostrada, una splendida alba ci accompagna a destinazione. Arriviamo alla casa del pescatore e parcheggiamo. Qualcuno corre a sistemarsi con la fisiologica, e dopo il solito tran tran tutto il materiale è allineato ed i gruppi sono in riva al lago sulla spiaggetta illuminata da un bellissimo sole. Il microscopico borgo è davvero molto suggestivo, e l’azzurro del cielo mette di buon umore solo a guardarlo. Osva, che non è solito immergersi in configurazione tecnica, armeggia con l’attrezzatura senza scomporsi e quindi, uno alla volta, guadagnamo l’acqua. Una volta in acqua ci raggruppiamo e subito si presenta un problema: il sacco che Tato ha prestato a Osva (un reperto archeologico!) perde copiosamente dal VIS.

Osva scollega la frusta e propone di assettarsi con la stagna. GUE-EDGE e scendiamo a 9 metri dove ci sistemiamo. Finalmente partiamo ma dopo circa 4 minuti di navigazione l’erogatore della stage di Osva, rimasto inopportunamerte alimentato, va in autoerogazione. Purtroppo nessuno riesce a rendersene conto prima che la stage risulti quasi vuota ed inutilizzabile.Siamo a soli 4 metri e si risale; Ferru si offre di riaccompagnare Osva e di rinunciare all’immersione con il gruppo (in realtà poi riusciranno a farsi un giretto per quasi un’oretta… per fortuna).

Ripartiamo, amareggiati per aver dovuto separare il gruppo e navighiamo senza interruzioni per circa 12 minuti. Calcoliamo che, sommati a quelli prima dell’interruzione e complice una discreta corrente a favore, abbiamo raggiunto circa la posizione della draga. Puntiamo i nasi degli scooters verso il fondo digradante e, giunti ai 40 tiriamo a destra. Poco dopo si materializza la draga. Non c’e’ una grande luminosità, ma una discreta visibilità rende gradevole la vista. Mentre Tato filma il resto del gruppo ronza intorno al relitto come api intono al miele (questo è quello che ho veramente pensato n.d.r.).

Ci perdiamo per diversi minuti entrando ed uscendo dai pertugi del relitto e dopo il tempo concordato di permanenza, ci raduniamo nei pressi dell’ ingranaggione e partiamo, risalendo mentre scooteriamo sino ai 21, dove ci fermiamo per switchare gas. Cambio regolare e 4 minuti fermi alla quota prima di ripartire. Effettuiamo tutta la risalita scooterando in modo da non attardarci troppo. La corrente ora è contraria ed apprezzabile. Manteniamo la formazione e poco dopo riconosciamo il punto di uscita per delle catenarie che scendono lungo il fondo.

Riemergiamo e prontamente Osva e Ferru ci assistono, trasportando parte delle nostre attrezzature al furgone. Ci cambiamo mentre facciamo due chiacchere. Purtroppo è già mezzogiorno passato, e quindi saltiamo in auto e ci dirigiamo verso casa. Giunti al covo sistemiamo in quattro e quattr’otto tutto il materiale e ci fiondiamo a casa. Bella giornata, peccato per la disavventura di Osva. Rimedieremo sabato prossimo Sorridente

 

GAS: 21/35 EAN50
RT: 84′
Max. Prof. 41,8 m.
Min. Temp. 10°C