16/11/13 – LONG RIDE DAY

16/11/13 – LONG RIDE DAY

Una lunga cavalcata

Dopo l’immersione di sabato scorso alle guglie, abbiamo pensato di percorrere una rotta in un’unica direzione, per dare un’occhiata al fondale su una distanza più estesa. All’appello mancano solo Steve e Tino che, oltre ad essere scomparsi non rispondono più nemmeno agli sms di Tato. Ci si trova come al solito alle 14:00 al covo, dove la NCDmobile attende già carica. Qualche minuto per misurare le cime che abbiamo rilevato oltre un mese fa per un altro lavoretto e partiamo in direzione Lecco con la seconda NCDmobile fornita da W67 (pick-up che sembra uscito da un salone di bellezza tanto è lustro e profumato!).

 

Raggiungiamo il Rapanui dove scarichiamo tutta l’attrezzatura (5 D12 + 5 S80 + 7 scooters) e, mentre Fabri e W67 vanno a lasciare un’auto all’altro capo del ns. prossimo percorso, Tato, Ferru e Foxed assemblano i gruppi ed iniziano a portare il materiale in spiaggia. Al ritorno degli autisti si scende in spiaggia e si salta in acqua. GUE-EDGE e via. L’acqua è abbastanza limpida ma insolitamente fredda. Prendiamo subito la quota di crociera stabilita intorno ai 30 metri e filiamo diritti verso le guglie, nostra prima destinazione.

 

Avanziamo spediti, senza mai fermarci e tenendo il gruppo compatto. Pochi minuti di navigazione e troviamo i relitti di due barchette che ci promettiamo, prima o poi, di spostare più vicine al Rapanui. Dopo circa 25 minuti incontriamo l’inizio della parete che ci accompagna alle guglie. 

Un rapido sguardo e Fabri e Ferru cambiano, per sicurezza, gli scooter con quelli che hanno al traino Foxed e Tato; in questo modo abbiamo due scooters ancora carichi nel caso debbano essere usati.

Un rapido controllo e ripartiamo consapevoli di non essere ancora a metà del percorso previsto. La visibilità si mantiene sempre più che decente e la parete cede il posto ad una franata che si ridimensiona nella grandezza dei massi che si assottigliano, man man si procede verso sud, sino a diventare ghiaia. Ad un tratto troviamo il relitto di una piccola imbarcazione in vetroresina che sembra intatta. Ci perdiamo qualche minuto e ripartiamo fermandoci poco dopo di fronte al relitto di una barchetta in legno che sulla fiancata riporta il nome “Foxy Lady”. Ripartiamo prima che Foxed possa innamorarsene Sorridente e continuiamo la nostra cavalcata. Ben presto il fondo torna fangoso e privo di interesse non fosse per un masso di roccia talmente scura da sembrare ossidiana. Tato si ferma per dare un’occhiata e si riparte. La luce che non proviene dalla superficie ci ricorda che siamo in acqua da diverso tempo e che si è fatto buio. Iniziamo e recuperare quota e poco dopo incrociamo alcune delle catenarie che trattengono i moli in superficie, che, apparendo come una foresta di kelp californiano, ci preannunciano la fine del ns. percorso. Quando riemergiamo scopriamo di aver tirato lungo e ci immergiamo di nuovo per rientrare di qualche centinaio di metri sino al punto stabilito per l’uscita.

 

Distanza percorsa: 2.750 m

 

Emergiamo sotto lo sguardo attonito di una coppia che resta incuriosita dagli scooters. Usciamo e, mentre i soliti Fabri e W67 vanno al Rapanui a riprendere il pickup di quest’ultimo, Foxed, Ferru e Tato smontano l’attrezzatura. Poco dopo, all’arrivo delle auto, si carica in fretta ed al buio tutta l’attrezzatura e si torna a casa. Non c’e’ nemmeno il tempo di una birretta in compagnia Triste

Al covo si scarica tutto e, mentre si tolgono le batterie degli scooters si discute della prossima destinazione. Un saluto e tutti a casa. Stanchi ma soddisfatti.

 

GAS: EAN 32
RT: 93′
Max. Prof. 31,1 m.
Min. Temp. 9,3 °C