VALMADRERA – 30/10/12

VALMADRERA – 30/10/12

Valmadrera by night

Serata insolita. Ci troviamo, dopo aver suonato l’adunata, solo io e Foxed. Quale migliore occasione per dar fondo a quel po’ di elio che è avanzato nelle bombole dopo l’Elba?. Tato prepara due misceline niente male, il 50 è già pronto e quindi si va. Dove?

Dove?!? Beh… l’idea ce la da W67 che ci raccomanda di NON andare a Valmadrera 🙂 

Quindi si carica il furgone e via verso Lecco. Arriviamo al parcheggio quando è ormai buio pesto. Scarichiamo tutto e facciamo un primo viaggio con scooter e stage e un secondo quando siamo pronti. Il lago è calmissimo e sembra esserci una discreta visibilità. Non sembra lo stesso luogo di domenica! GUE-EDGE e via sino alla punta dove iniziamo l’immersione. Stiamo a pochi metri per conservare gas e nell’ipotesi di non individuare correttamente il punto di discesa.

Dopo 5 minuti esatti ci fermiamo e risaliamo guadagnando i 3 metri che ci separano dalla superficie. Perfetto! Siamo sulla verticale del punto stabilito. Un Ok e scendiamo… forse un po’ troppo lentamente a causa di qualche difficoltà di compensazione di Foxed. Arriviamo dritti sull’albero che si protende nel buio come una lugubre presenza. La torcia di Foxed disegna una pennellata di luce che rende suggestiva anche quella vista. Ci giriamo intorno ed arriviamo sul “carro armato”… oddio…  carro armato… si fa qualche fatica a riconoscerne la forma nonostante la miscela ‘grassa’.

Ha la torretta rovesciata su un fianco e poggiata sul pianale del carro. In tutta onestà facciamo davvero fatica a leggerne la forma e crediamo di capire che il carro è infilato nel fango nel verso della sua lunghezza… almeno così ci pare ma… è difficile dirlo visto che ne sporge solo una parte terminale. Sarà necessario dare una pulita almeno grossolana per verificare com’è messo.

Indugiamo un po’ per cercare di capire se, come W67 suppone, quella torretta potesse accogliere il “nostro” cannone ma non ci sembra possibile. Sembra di difficile che uno spazio così esiguo potesse alloggiare l’affusto consentendo qualche manovra all’interno. Tra l’altro sembra contenere un sostegno troppo esile per sostenere il cannone. Ancora qualche minuto e voliamo sopra un motoguzzi cassonato e poggiato su un fianco. Subito dopo tiriamo a destra, considerato che sono già quindici minuti che siamo sul fondo.

Mentre scooteriamo guadagnando qualche metro ci fermiamo incuriositi da un proiettile poggiato quasi verticalmente sulla parete. E’ poco incrostato e sotto uno strato d’incrostazione si vede ancora la vernice originale. Tato prova a pulirlo un po’ con attenzione senza grandi successi. Abbandoniamo il ritrovamento e iniziamo la risalita con i deep-stop come programmato. Ai 21 ci prepariamo allo switch che eseguiamo nel nero uno di fronte all’altro. La visibilità si mantiene ancora ma ai 18 peggiora in modo rapido. Riduciamo la distanza e continuiamo la risalita. La visibilità migliora verso i 12 metri.

A nove metri troviamo l’acqua ancora più limpida ed “inforchiamo” gli scooters e torniamo verso la foce. Quando la roccia della parete inizia a lasciare spazio a fango più leggero ci fermiamo. Ormai siamo a 6 metri. Mentre terminiamo la deco pianificata e sistemiamo le stage riponendo gli erogatori, un luccio curioso staziona sotto di noi. Terminata l’operazione con la stage, riemergiamo lentamente proprio a fianco del torrente. Scooteriamo in superficie sino a superare la foce e approdiamo alla spiaggia del pratone Kite. Con qualche difficoltà, per l’acqua bassa che si incontra molto lontano da riva, arranchiamo con stage e scooter al seguito, tenendo sollevato entrambi per non strusciarli malamente.

Smontiamo l’attrezzatura mentre parliamo dell’immersione. In effetti ci aspettavamo qualcosa di meglio e tutto quel fango sottile ci ha lasciati un po’ perplessi. Certo, è una delle prime volte che ci facciamo un giro così fondo e dovremo prendere un po’ più di confidenza con il posto Di certo ci torneremo anche con il resto del gruppo nei prossimi mesi, considerato che per l’anno in arrivo prevediamo un generoso consumo di elio :-). Caricato tutto nel furgone abbiamo l’amara sorpresa di trovare la solita pizzeria chiusa. Dirottiamo allora verso Lecco centro dove, con una botta di culo, riusciamo a cenare con un’ottima pizza.

GAS: 15/55 + EAN 50
RT: 74′
Max. Prof. 58,7 m.
Min. Temp. 7°C

TATO